Sardex alla presentazione del rapporto di Banca d’Italia sull’economia sarda

Giuseppe Littera, responsabile ICT, ha ripercorso le tappe dell’azienda, dalla nascita nel 2009 a oggi. Al convegno anche il nuovo presidente della società, Stefano Meloni.

«I segnali di ripresa si sono irrobustiti anche se permangono diffusi elementi di debolezza». Così il rapporto di Banca d’Italia sull’economia della Sardegna nel 2015. L’isola è come un lungodegente che ha superato la fase più critica ma è ancora molto fragile; per tornare in salute ci vorrà ancora tempo anche perché alcuni parametri non sono affatto buoni. Se il prodotto interno lordo è aumentato dello 0.3%, i mutui per la casa hanno segnato un +51%, più persone hanno trovato lavoro (+3.1%) e le famiglie spendono di più, è pur vero che ci sono ancora tante cose che non vanno. Troppi giovani tra i 15 e i 24 anni stentano a trovare un’occupazione. Male anche per gli immatricolati sardi di età compresa tra i 18 e i 20 anni: le iscrizioni nelle università sarde sono diminuite del 21% tra il 2007 e il 2014. Molti quindi scelgono di non proseguire gli studi e se lo fanno scelgono spesso atenei della Penisola dove si stabilizzano dopo aver trovato occupazione.

Ma le eccezioni non mancano, come Sardex. Il Circuito di Credito Commerciale nato nel 2009 è diventata in sei anni un’azienda di successo con oltre 3 mila 500 imprese iscritte in Sardegna che nel 2015 hanno scambiato beni e servizi per un valore equivalente di 51 milioni di euro. Il modello è stato replicato in altre 10 regioni italiane con più di 7 mila piccole e medie imprese aderenti.

Un’eccellenza che è nata dall’intuizione di un gruppo di ragazzi. E proprio sui giovani si è concentrato l’intervento di Giuseppe Littera Chief Technology Officer di Sardex intervenuto alla presentazione del rapporto sull’Economia della Sardegna. Vi proponiamo un estratto del suo intervento, ripreso dalle telecamere di EjaTV.

Un problema grave, quello della scarsezza di investimenti sul capitale umano, che si ripercuote anche sulle imprese sarde; quelle che hanno un mercato internazionale sono appena l’11% del totale. La sfida è sfruttare le professionalità presenti sul territorio per aumentare la grandezza dimensionale delle aziende e competere al meglio, come sottolinea Stefano Meloni, neo presidente di Sardex S.p.A.

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