Sulcis-Iglesiente tra passato e presente. Con alcune proposte per il futuro

Il ruolo possibile di Sardex in un territorio che non esprime solo la grande industria ma anche un fitto tessuto di micro-imprese attive in diversi ambiti e con enormi potenzialità.

Di Fabrizio Palazzari

 

Il Sulcis-Iglesiente è un territorio caratterizzato da un ricchissimo insediamento antico e da una sequenza moderna di centri di fondazione che ha rappresentato il cuore industriale della Sardegna e che conserva una straordinaria eredità identitaria e di archeologia mineraria, con grandi potenzialità in campo imprenditoriale, turistico, agricolo e agro-alimentare.

Oggi queste risorse sono valorizzate dal punto di vista economico solo parzialmente e la diffusione del Circuito di Credito Commerciale Sardex può aiutare a dispiegare appieno tutte le qualità inespresse del sistema produttivo locale. Grazie a una serie di vantaggi di natura economica, sociale e ambientale quali la filiera corta, la stabilizzazione dei rapporti dare-avere, l’incentivazione della coesione sociale, la creazione di rapporti fiduciari tra attori economici locali.

Il territorio corrisponde all’ex Provincia di Carbonia-Iglesias, comprende 23 comuni e include le isole di San Pietro, Sant’Antioco e quelle più piccole della Vacca e del Toro; l’estensione totale è di circa 1.500 Kmq, un po’ più del 6% della superficie della Sardegna. Nel 2015 il Sulcis contava circa 128 mila abitanti, l’8% del totale di tutta la Sardegna. La popolazione si concentra per quasi l’80% sulla costa e in due città: Carbonia (29.007 ab.) e Iglesias (27.332 ab).

Sotto il profilo più strettamente economico, con 9.560 imprese registrate (dato del 2013), il Sulcis-Iglesiente raccoglie il 5,7% del totale sardo con una serie di peculiarità; tra queste: un’ elevata quota di aziende agricole, il 22% del totale delle imprese registrate (rispetto al 20,3% del dato regionale) e un’alta percentuale di imprese nel commercio (26,1%); il 13,1%, inoltre, operano nelle costruzioni, mentre quelle manifatturiere sono il 7,4%.

Secondo i dati del Registro Statistico delle Imprese Attive (ASIA) nel 2013 la base imprenditoriale era rappresentata da 6.044 imprese attive (senza considerare il settore dell’agricoltura). Di queste quelle con meno di 10 addetti sono 5.872, pari al 97,15% del totale, mentre le imprese attive con più di 250 addetti sono 4, pari allo 0,07% del totale.

Le imprese artigiane sono 1.786 (2013), pari a circa il 30% del totale delle imprese attive. La loro incidenza è particolarmente rilevante nelle attività manifatturiere, in cui costituiscono ben l’82% della base imprenditoriale (392 imprese), raggiungendo valori elevati anche nel settore delle costruzioni (615 imprese, pari al 77,65%) e dei trasporti e magazzinaggio (116 imprese, pari al 70,73%).

Sebbene la densità imprenditoriale complessiva dell’area (7,4 imprese registrate per 100 abitanti) sia più bassa di quella regionale (10,1) esiste una rete importante di aree per insediamenti produttivi (aree PIP ) dei Comuni, la cui superficie totale ammonta a circa 2,5 milioni di mq, pari a 574 lotti.

In questo quadro il Circuito Sardex può permettere di cogliere le opportunità rappresentate dalla relativa vicinanza in linea d’aria con l’area metropolitana di Cagliari e dalla presenza di un sistema urbano diffuso. Rafforzando le relazioni e gli scambi di questa fitta trama imprenditoriale, sia a livello locale che interprovinciale. Soprattutto per le 1994 aziende attive del settore del commercio, le 1689 dei servizi e delle attività professionali, le 792 delle costruzioni, le 478 manifatturiere e le circa 400 delle attività sanitarie e di assistenza sociale.

Il territorio ha, inoltre, notevoli potenzialità in campo turistico, agricolo e agro-alimentare.

Dal punto di vista strettamente paesaggistico, la zona settentrionale del Sulcis-Iglesiente è formata da coste frastagliate, un heritage minerario diffuso e aree naturalistiche di pregio con imponenti faraglioni e approdi minerari. La zona delle isole e quella del Basso Sulcis includono, invece, siti di interesse comunitario, mentre le parti interne presentano ampie zone naturalistiche protette, dove sono operativi vari servizi per attività di trekking, equiturismo, mountain bike e cicloturismo.

Nel settore turistico sono 294 i complessi ricettivi nella Provincia di Carbonia-Iglesias, che offrono 6.324 posti letto (dati del 2012). Queste strutture hanno consentito 251.520 giornate di presenza di turisti, 76mila dei quali stranieri (dati del 2012). A livello di offerta, la più diffusa è rappresentata da B&B e Agriturismi (66%) concentrata per oltre l’80% sulla costa e nei comuni capoluogo.

Un secondo comparto di grande importanza è quello agricolo, con le sue eccellenze agroalimentari; rilevanza che è economica e non solo. Tale vocazione, infatti, aiuta a preservare il paesaggio rurale, contribuendo sia al mantenimento dell’eredità culturale sia al miglioramento della qualità alimentare.

Peculiarità, quest’ultima, che fa del Sulcis-Iglesiente una tra le zone dell’isola più ricche d’eccellenze: dall’agnello di Sardegna Igp, al pecorino sardo Dop, sino al carciofo spinoso di Sardegna e all’olio extravergine d’oliva della Sardegna Dop. Di rilievo anche la vitivinicoltura; sono diverse le uve per vini regionali, ma l’eccellenza nella produzione è quella del Carignano Doc. La pesca e l’acquacoltura sono altri assi portanti della struttura economica. In questo contesto assume importanza notevole la lavorazione del tonno rosso, in grado per la sua particolarità di attirare compratori da tutto il mondo, soprattutto giapponesi.

Accanto a queste attività se ne affiancano altre che, sebbene marginali dal punto di vista quantitativo, hanno un forte legame con le tradizioni e la cultura locali; tra queste: i prodotti da forno (dolci e pane) e la pasta fresca. Il comparto lattiero-caseario, inoltre, costituisce uno dei poli ad alta potenzialità di sviluppo per il fatto che all’interno dell’ambito provinciale esistono varie strutture di trasformazione in grado di lavorare la produzione primaria.

Nel complesso il settore agricolo e agro-alimentare possono contribuire non solo a valorizzare in chiave turistica il territorio – con un’immagine basata sulla cultura, l’archeologia, soprattutto mineraria, la natura e la montagna, l’enogastronomia e l’artigianato tipico – ma anche favorire l’integrazione con altre aree economiche della Sardegna.

A Sud, per esempio, il Sulcis Iglesiente è prossimo ai comuni litoranei della parte meridionale del Cagliaritano, tra i più dinamici dell’isola proprio sotto il profilo turistico. Le produzioni agroalimentari di qualità potrebbero beneficiare notevolmente della creazione di reti e collegamenti virtuosi con tali realtà. Si tratta di uno dei tanti possibili modi per connettere le aziende, incentivandole virtuosamente e naturalmente a sostenersi reciprocamente con lo scopo di creare ricchezza diffusa ma al contempo ancorata fortemente al territorio.

Fonti usate:

Atlante della competitività delle province e delle regioni (UnionCamere – Anno 2013);

Registro Statistico delle Imprese Attive (ASIA-2013);

Il Sulcis Iglesiente. Inquadramento generale. Invitalia (2013);

Piano Strategico Provinciale del Sulcis Iglesiente – Anno 2011;

N.B. La foto di copertina è di Andrea Grosso

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