Il libro “Non di solo euro. Breve giro del mondo delle monete alternative” parla anche di monete complementari.
Si parla naturalmente anche di Sardex.net nell’ultimo libro di Bosio “Non di solo euro. Breve giro del mondo delle monete alternative” (Editrice Missionaria Italiana, pp. 64, euro 5,00), dove l’autore racconta la storia passata e moderna delle monete complementari sottolineando quanto, a suo avviso, queste abbiano in passato e possano tutt’ora convivere con le monete a corso legale alimentando l’economia interna, la ri-localizzazione dei prodotti e permettendo a chi le utilizza di riappropriarsi del proprio territorio.
L’Autore, laureato in Economia e Commercio e autore di diverse pubblicazioni sui temi del capitalismo e della finanza, come «Oltre il capitalismo» e «Libera volpe in libero pollaio» (sempre di EMI), ci propone una panoramica delle monete alternative alle valute ufficiali, dalle monete «complementari» a quelle «deperibili». L’assunto di Bosio è che, in fondo, non è necessario «uscire» dall’euro per risolvere la crisi economica.
Secondo l’Autore basterebbe pensare ad affiancare all’euro delle monete locali, o «complementari», che funzionino da strumenti di scambio di beni e servizi e che alimentino il commercio e l’economia delle diverse regioni. Tali monete costituirebbero una «leva per la ri-localizzazione» e permetterebbero a chi le utilizza di riappropriarsi del proprio territorio, del proprio tempo e delle proprie risorse. Già nel XIX secolo in Europa esisteva un doppio regime: «monete con una circolazione locale e monete per i traffici internazionali». Tornare a questo sistema non comporterebbe quindi una grande novità o una grande eresia in termini economico-finanziari.
Gli esempi di monete «complementari» nel mondo sono molteplici. In Giappone esiste il fureai kippu, un biglietto di assistenza agli anziani del valore di 60 minuti, che ha permesso a due milioni di persone di risolvere il problema dell’assistenza agli anziani e della disoccupazione giovanile. In Canada hanno invece sperimentato i Lets, in Grecia i Tem, negli Stati Uniti le Ithaca Hours e così via, spesso con grande successo. In Italia, tra le varie esperienze di complementarietà, ricordiamo il Sardex, nato in un piccolo comune a nord di Cagliari che nel solo 2013 ha generato scambi per un valore di 13 milioni di euro, tutti ancorati al proprio territorio.
Citando Corneluis Castoriadis, secondo il quale è necessaria «la creazione di un nuovo immaginario, di un’importanza senza confronti del passato», l’autore è convinto che dobbiamo cominciare a vedere le cose in modo diverso e dare il giusto valore al denaro perché occorre «riappropriarsi progressivamente della moneta, perchè la moneta deve servire, non asservire».