di Franco Contu (Co-fondatore e Responsabile Sviluppo di Sardex.net)
Sono arrivati a 8 i Circuiti di Credito Commerciale costruiti sul modello di Sardex.net!
Si tratta di Sicanex.net (Sicilia), Piemex.net (Piemonte), Tibex.net (Lazio), Samex.net (Molise, Benevento e Avellino), Marchex.net (Marche), Liberex.net (Emilia-Romagna), Abrex.net (Abruzzo), Linx.net (Lombardia).
Questo viaggio inizia quattro anni fa con un racconto fattomi da tre ragazzi pieni di voglia di cambiare in meglio la propria terra; ricordo ancora bene quel pomeriggio di sole seduti nella mia terrazza al Poetto, la tarda primavera che chiamava un vento nuovo, fatto di sogni da realizzare.
Mi presentarono un idea che, ammetto, feci fatica a visualizzare subito e per questo accanto a me c’era Giovanni Acquati che mi accompagna spesso in queste occasioni di incontro. Quel giorno nacque qualcosa, benché non avessi ancora visto Sardex vidi tre giovani che erano pronti a fare qualcosa di grande per loro e per gli altri. Ricordo che mi appassionarono più i loro occhi che le infinite conoscenze che erano in grado di mostrare. Non solo la loro sicurezza, ma i modi da persone oneste che sapevano di poterci provare e fare bene non solo in termini di impresa, ma fare qualcosa per la propria comunità. Al successivo incontro non solo avevo le idee più chiare ma avevo anche una lucida determinazione: si doveva fare, gradualmente, ma bisognava iniziare, era troppo importante. Decisi quindi anch’io di investire il mio futuro. Così è nato Sardex, dalla fiducia e dalla voglia di mettersi o rimettersi in gioco. Anche perché era disarmante la semplicità con cui il credito commerciale e i suoi circuiti, fatti di imprese e persone, potevano e possono aiutare a vivere meglio le piccole cose, nel quotidiano e nei nostri rapporti sociali e di scambio. Per questi motivi Sardex è nato già grande, non solo perché grandi sono le persone che l’hanno costituito (immaginate il primo iscritto al circuito!), ma soprattutto per il suo potenziale su larga scale, nella sua replicabilità e interconnessione. Così questo viaggio ora prosegue in giro per l’Italia e l’Europa in un susseguirsi di incontri e scambi che stanno portando alla costituzione di decine di nuove reti in cui persone scambiamo le proprie conoscenze e potenzialità in un clima diverso. Sono circuiti in cui l’unico valore è dato da quello che gli iscritti possono creare cooperando fra loro, accettando regole diverse e dandosi credito fiducia e allo stesso tempo accelerando lo scambio della ricchezza, che sappiamo bene non è la moneta in sé ma quello che noi produciamo e che siamo in grado di comprare e vendere con quella moneta. Ecco quindi che nascono circuiti di imprese in cui lo “strumento” torna ad essere un fine e non un mezzo.
Come si inizia? Prima si ascoltano i territori e le tante persone che hanno chiesto di condividire la nostra elaborazione, poi si mettono insieme la compagine societarie e si ricerca la relativa finanza per rendere sostenibile l’iniziativa. Infine si seleziona il personale nelle varie aree e lo si forma adeguatamente al fine di dare un ottimo supporto alle imprese. Solo a questo punto si incomincia la fase di affiliazione delle imprese di ogni territorio che saranno i veri protagonisti di questa piccola rivoluzione. Ognuna di queste reti rappresenterà per le proprie comunità un faro di speranza e presto le aziende iscritte potranno scambiare fra di loro e rappresentare insieme un nuovo modello, un segnale forte. Ci siamo fatti carico di un bel impegno e siamo consapevoli che la strada sarà lunga e non priva di ostacoli, ma sappiamo anche che la fiducia che stiamo dando, che stiamo incontrando e che incontreremo verrà ripagata così come sarà ripagato l’impegno delle oramai migliaia di persone coinvolte in questo progetto che siamo fieri di considerarare patrimonio di tutti noi. A tutti voi quindi non posso negare la commozione che provo ad aver potuto mettere a disposizione di tanti e importanti territori il nostro progetto Made in Sardinia diventato grande anche grazie a tutti i nostri iscritti ed a tutti coloro che hanno creduto e credono possibile un diverso modo di intendere l’economia e il denaro in generale.