Seduta sul piano di marmo del bancone con le gambe penzoloni, ai lati gli scaffali con pane e dolci in vendita «oggi è una giornata frenetica» Laura Ariu sintetizza in poche parole la sua esperienza con Sardex: «Sono entrata nel Circuito alla fine del 2014, dopo averci pensato e ripensato, all’inizio l’idea mi spiazzava ma ora mi chiedo come abbia fatto a non aderire prima».
Titolare a Cagliari assieme alla madre Rosalba della “Rosa del Pane”, laboratorio artigianale nato nel 2011, in cui si realizzano prodotti da forno sia dolci sia salati legati alla tradizione, Laura afferma convinta: «Grazie a Sardex la nostra attività è cresciuta del 30% in un anno, risultato che è andato oltre le aspettative migliori. Il Circuito ci permette di fare tante cose, la principale è compiere acquisti essenziali senza ricorrere agli euro e preservando così la liquidità di cassa. Compro buona parte del pane e dei dolci, le materie principali delle nostre produzioni, in Sardex perché mi rivolgo a un panettiere che sta all’interno del circuito. Grazie ai broker affronto tantissime altre spese, li consulto quasi quotidianamente per avere consigli preziosi: ho pagato così il commercialista e il farmacista, assicurato la macchina. Poi ho pure incrementato la mia clientela; ci sono diverse persone che vengono qua e fanno la spesa in Sardex. Sotto questo profilo il Circuito è stato ed è tuttora uno stimolo in termini di responsabilità perché ti sollecita a dare sempre il meglio in termini di prodotti, di servizi e di relazioni».
Obiettivo, quello dell’eccellenza, che è stato raggiunto più facilmente grazie alla rete: «Il Circuito è un elemento fondamentale, lo considero un socio de “La Rosa del Pane”. In quest’anno abbiamo sperimentato la ricchezza in termini di relazioni che poi si è tradotta in vantaggio economico. Tuttavia per stare dentro Sardex – sottolinea Laura picchiettando gli indici sulle tempie per dare ancora più forza al concetto – bisogna avere la testa Sardex. Ciò significa che è necessario comprendere bene a che cosa serve e usarlo al massimo delle sue potenzialità. Io lo sfrutto affrontando tutte le spese possibili. Se lo uso per comprare il pane, posso impiegare gli euro che mi ritrovo in più per saldare le bollette senza avere l’acqua alla gola. Ovviamente tutto funziona se si dà quanto perlomeno si riceve; il circuito siamo noi e, se facciamo bene la nostra parte, ne traiamo vantaggio tutti».
Ma il Circuito è anche e soprattutto fiducia. «Chi lo sperimenta non può più farne a meno e cerca di migliorarlo a sua volta, ingrandendolo. Personalmente ho convinto alcuni miei fornitori a entrarvi e ho pure stretto nuovi accordi con quelli che già ne facevano parte. Nei nostri scaffali – conclude Laura – ci sono confetture e altri prodotti di aziende che stanno dentro Sardex, per noi è una scommessa ma siamo convinte di poterla vincere perché avvertiamo la forza della rete, sia in termini di relazioni sia di opportunità commerciali. Da soli – conclude Laura – non si va lontano».