Cinquantuno comuni in Sardegna e due in Piemonte, quasi settecento monumenti aperti gratuitamente in sette settimane (dal 18 aprile al 31 maggio 2015), raccontati da oltre undicimila volontari, provenienti soprattutto dalle scuole, visitati solo nella città di Cagliari da oltre settantamila persone. La 19° edizione di Monumenti Aperti è già un successo collettivo.
Il tema dell’iniziativa di quest’anno nel capoluogo isolano è stato “la città del Novecento”. Per la prima volta i monumenti aperti non rientravano dentro i quattro quartieri storici ma comprendevano l’area vasta di Cagliari, come ha detto in un’intervista Fabrizio Frongia, presidente di Imago Mundi ONLUS, l’associazione culturale che ha collaborato alla realizzazione di Monumenti Aperti e iscritta anche al circuito Sardex.net:
A Cagliari i luoghi più visitati sono stati il Rettorato, la Cittadella dei Musei e l’Ospedale civile. A Sassari il sito archeologico Monte d’Accoddi, il percorso di Palazzo di Città e quello dove si svolge la Festa dei Candelieri, Palazzo Ducale e la cripta della chiesa di San Francesco dei Cappuccini.
Anche per questa edizione, Sardex.net è stata tra gli sponsor della manifestazione, mentre EjaTV è stata media partner. Questa collaborazione ha permesso l’inserimento di contenuti inediti per #maperti15, ovvero di iniziative come “Adotta un monumento”, visibili sulla pagina web di Videolina, e i “Piccoli diari delle guide”, curati da volontari e professionisti di settore.
Il weekend del 16 e 17 maggio vedrà altri centri ospitare monumenti aperti, come Alghero, dove ci sarà tra l’altro la seconda edizione di Alghero in Sardex, Sant’Antioco, Serramanna, Padria e Arbatax (il calendario completo qui). Un’occasione per conoscere più a fondo o semplicemente ripassare la storia dei luoghi dell’isola, visitare edifici non sempre aperti al pubblico e monumenti che raccontano vicende spesso ignote o che avevamo dimenticato.