Le vacanze con la famiglia, uno sprazzo di gioia. Sandro Pretta e la moglie Maria Giovanna gestiscono a Bolotana due market affiliati alla catena Nonna Isa. Sandro, un passato da dipendente del marchio Pellicano – gruppo Lombardini – nel 2007 ha deciso di mettere a frutto la lunga esperienza nel settore, diventando imprenditore. Chiacchierano di Sardex come se parlassero di una cosa di famiglia e, non a caso, lo fanno seduti nel salotto della loro abitazione di Bolotana. Un caffè, un bicchier d’acqua e via a parlare del Circuito per un’ora filata. «La prima cosa che abbiamo fatto? Una vacanza a Valledoria che altrimenti non ci saremmo mai potuti permettere perché avremmo tolto l’ossigeno all’azienda e ai sei dipendenti che abbiamo. Così, invece, ne abbiamo dato a chi la conduce. A maggio ci siamo regalati la gita in catamarano da Alghero sino all’Asinara; con l’accompagnatore sembravamo amici da una vita. In estate siamo andati a Sirmione, sul lago di Garda, sempre usando Sardex che ci ha permesso di pagare viaggio in nave e soggiorno. Tutte cose non realizzabili in euro».
Per loro scelta usano la moneta complementare a scopi esclusivamente personali: «È una voce importante del bilancio familiare – precisa Maria Giovanna – che ci consente sia di affrontare le spese per l’abbigliamento, siamo vestiti in Sardex dalla testa ai piedi, sia di levarci qualche sfizio in più come un’uscita a cena in qualche locale. Ma – aggiunge Sandro indicando i faretti attaccati al soffitto – con i crediti abbiamo comprato l’illuminazione per la casa e speriamo di poter prendere i mobili qui in paese; il titolare del negozio è entrato da poco nel Circuito».
In Sardex dal 2011 «ho conosciuto il progetto durante un convegno sul lavoro a Ottana organizzato dall’Azione Cattolica – sottolinea Maria Giovanna – e lì c’era Carlo Mancosu che parlò dell’iniziativa», la coppia fa un bilancio molto positivo di questi cinque anni d’esperienza. «Quando posso – dice Sandro – partecipo pure ai meeting nei vari territori, credo che la testimonianza diretta valga moltissimo, noi comunque promuoviamo il Circuito ogni volta che possiamo. Sardex ci ha aiutato anche a livello d’attività, abbiamo alcuni clienti affezionati che vengono settimanalmente e pure diversi fornitori. Altrove la rete è più sviluppata, nella nostra zona c’è ancora molta rassegnazione e si spera, sbagliando, in un aiuto esterno perché si ha poca voglia di rimboccarsi le maniche e cambiare le cose».
Di Sardex regalano un’istantanea nitida: «È l’idea di un gruppo d’imprenditori che hanno fatto qualcosa per regalarsi un po’ di felicità e di fiducia. Le stesse che noi abbiamo provato tante volte, in vacanza, e pure negli scambi più piccoli. Sardex per noi è lo strumento che fa girare l’economia sarda che, da un lato, ti spinge a comprare le cose più sfiziose e, dall’altro, ti leva l’ansia del risparmio ossessivo tipica dell’euro. Un modo per guardare oltre le abitudini un po’ grigie di questi tempi».